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Atlantide vista da Raul 33

Non è cosa da tutti i giorni, poter conoscere un artista di fama internazionale, alle nostre latitudini. Io ho avuto la fortuna di conoscere Raul33, ragazzo nato a Pescara nell'80, cittadino del mondo che lavora tra gli States e l'Europa. Grazie ad Artrust di Melano è presente per la prima volta in Svizzera con una mostra tutta dedicata a lui.

La sua arte è fatta di simboli che possiamo leggere attraverso i suoi occhi come linguaggi di culture passate, oppure interpretarle noi stessi come vogliamo. Una cosa è certa, le sue opere sono ricche di energia (che raccoglie nei suoi viaggi, nei suoni della natura, dalle persone che incontra, in tutto ciò che vive e fa) e che "codifica" nella sua arte, attraverso i suoi simboli.

La sua tela sono la carta di riso, le pietre, lo juta, gli indumenti, i muri dei palazzi o delle case... fino al corpo di una modella. Tutto è possibile per lui.

A Lugano ci presenta la sua visione di Atlantis, la leggendaria isola scomparsa che si narra sia l'isola Es Vedrà che sorge di fronte ad Ibiza. Un luogo incantato, meta di hippie, santoni e non solo che vengono attratti dall'energia spirituale emanata dalle formazioni rocciose costruite dall'uomo.

Ho avuto l'onore di partecipare al vernissage della mostra di Atlantis ubicata alla Gipsoteca Gianluici Giudici a Lugano.

Mi sono trovata difronte ad un'esplosione di simboli che mi hanno dato il benvenuto già dall'esterno, dove Raul ha dipinto i vetri, per continuare all'interno dove troviamo simboli dipinti su carta, su teli di juta oppure su classiche tele. Attraverso l'uso di pennelli, pennarelli ricrea disegni, lacrime di colore, goccie di pioggia.

Raul mi ha spiegato che il simbolo in cui si identifica di più è il triangolo (il terzo occhio), mi ha illustrato la "mappa" di Atlandite ed i suoi abitanti. Gli ho chiesto "perchè non fare un glossario dei simboli?" e lui mi ha risposto che ognuno di noi è libero di interpretarli come vuole.

Il 33 è un numero al quale lui è legato molto, a 33 anni ha spiccato il volo come artista, il 3 è la data di nascita della mamma e della nonna. Pura coincidenza? Non credo.

Il momento clou della serata è stato vederlo all'opera, mentre dipingeva il corpo di una modella con pennello e vernice nera. Il tutto con estrema concentrazione, quasi in completa meditazione, come se nello spazio ci fossero solo lui e la sua "tela". Un'emozione vedere un'artista all'opera, un momento unico oserei dire quasi intimo, di cui lui ci ha voluto rendere partecipi.

Per chi non avesse avuto ancora modo di visitare la mostra, avete ancora tempo:

fino al 16 dicembre!!! Ne vale la pena credetemi!

Gipsoteca Gianluigi Giudici Riva Caccia 1a, 6900 Lugano CH

(da mercoledi a sabato 10-18)

https://www.artrust.ch/raul33/

photocredit: Vicky e ticinonews.ch

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