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Corso Preparto, la mia esperienza

"Devo proprio iscrivermi?" Questa è stata la mia prima domanda quando mi è stato detto che c'era la possibilità di seguire un corso preparto... Tra le mie amiche c'è chi l'ha fatto, chi non ne sapeva nemmeno l'esistenza, chi l'ha fatto presso una struttura diversa dall'ospedale/clinica dove avrebbero partorito. In parte rimborsato dalla cassa malati (e questo è stato anche un incentivo) ho deciso di iscrivermi. Mi sono detta :"E' anche il mio primo figlio, magari saperne qualcosa di più può tornarmi utile."

Sono andata sul sito della clinica e leggo: 7 appuntamenti serali organizzati al mercoledì, dove anche i papà sono invitati e dove incontreranno anche uno psicologo, penso: "mmm forse anche no!".

Per mia fortuna da questo settembre hanno introdotto un corso concentrato al sabato mattina: 3 sabati dalle 9.00 alle 12.00 con anche i papà (e nessuno psicologo da incontrare!), " ok allora se ne può parlare!"

Mi arriva la lettera con la conferma dell'iscrizione, dove ci chiedono di venire vestiti comodi (tuta e calzette antiscivolo per mamma e papà?!).

Per fortuna al corso di Pilates in Gravidanza con Camilla ho incontrato una ragazza che lo aveva appena terminato, così ne approffitto per chiederle: "ma cosa ti fanno fare? Esercizi di ginnastica?" e lei mi tranquillizza dicendomi che era una cosa molto tranquilla: vai pure in jeans, non è necessario il completo da Pilates, ti fanno fare qualche esercizio di respirazione, ma questo è tutto.

"meno male... vedevo bene mio marito con le calzette antiscivolo..."

PRIMO SABATO

Ci avviamo un po' perplessi alla clinica, ritrovo ore 9.00 all'entrata. Arriviamo da bravi Svizzeri con 15 minuti di anticipo, clinica deserta, reception spenta: "ah beh iniziamo bene!", poi vedo una ragazza seduta in un angolo, con il pancione e senza marito... "forse è il posto giusto."

Dopo 10 minuti iniziano ad arrivare altre coppie, alcune in jeans altre in tuta da ginnastica, tutte con il pancione più o meno grande quanto il mio e finalmente alle 9.00 arriva qualcuno del personale ad accendere le luci della reception e ci informa che l'insegnante sarebbe arrivata a minuti.

Ci studiamo tutti con aria un po' perplessa, e penso che siamo tutti sulla stessa barca.

Arriva finalmente l'insegnante, una persona squisita, solare che ci mette subito a nostro agio e ci accompagna nella saletta dedicata alle lezioni.

Ci sediamo a terra su dei cuscinoni fatti apposta per donne incinte, con i mariti accanto anche loro seduti su questi cuscinoni non comodissimi, situazione un po' comica ma che ci permette di fare subito gruppo.

La prima lezione si è focalizzata su cosa portare in ospedale nella valigia per noi e per il baby, quali sono in campanelli d'allarme che il nostro corpo ci dà, ai quali dobbiamo fare attenzione che ci segnalano che è il momento di prendere la valigia e venire in clinica, i documenti da portare per registrare il baby, quali numeri chiamare, cosa dire e quanto tempo aspettare.

Informazioni utili e basilari.

Durante la pausa caffé ne approffitto per parlare e confrontarmi con le altre future mamme ed è stato confortante sapere che tutte le paure, i pensieri che avevo le avevano anche loro, tutte al primo figlio.

La lezione termina con 5 minuti di esercizi di mobilità per le anche e di consapevolezza su come controllare il nostro diaframma (tutti esercizi che grazie a Camilla già conoscevo). La parte divertente era vederli fare anche dai mariti :-)

SECONDO SABATO

Arriviamo 5 minuti prima delle 9.00, più rilassati della prima volta, salutiamo le altre coppie e in un attimo arriva l'insegnante.

In questa lezione conosciamo Sofia, la bambola che si è prestata come cavia per la dimostrazione su come il bebé scende nel corpo della mamma ed esce alla luce. Ci viene a tutte quante un po' di ansia, ma è stato utile. Seconda parte della mattinata andiamo a visitare la sala parto.

Due i parti in corso (porte chiuse, ma non si sente urlare, pensiamo tutte... positivo!).

La sala parto è calda e confortevole, dotata di tutto lo stretto necessario (letto, poltroncina per il papà, speaker per la musica e anche una fit ball). L'insegnante ci mostra le diverse posizioni che potrebbero aiutarci a far scendere e spingere il baby fuori dal nostro corpo. Ci viene inoltre illustrata come avviene l'epidurale.

TERZO E ULTIMO SABATO

I primi due sono andati via lisci e ormai ci sentiamo tutti "di casa" alla clinica, non ci perdiamo più per i corridoio e abbiamo preso confidenza con gli spazi.

Oggi parliamo del baby: cosa gli serve davvero nelle prime settimane, cosa acquistare e cosa no. Dopo la pausa ci raggiunge uno dei pediatri che si occuperà dei primi minuti di vita del nostro bambino, ci spiega nei minimi dettagli cosa succede al nostro baby dal momento che viene messo alla luce fino al congedo dopo 3 giorni.

Una persona simpatica, capace di raccontarci con ironia i momenti più importanti di questo meraviglioso evento.

Si termina le lezioni con una raccomandazione da parte della nostra insegnate che prega i papà di portare pazienza e di aiutare noi future mamme all'evento e allo scombussolamento ormonale al quale saremo bombardate, con conseguenti up and down di umore. Ma poi torna tutto normale.

Eccoci quindi a salutare tutte le altre coppie con un:

"Ci vediamo a gennaio in sala parto allora ;-) "

Siamo pronti?

Bella domanda, penso che non si è mai pronti per un evento di questo genere e che tutto ciò che leggiamo su internet, sui libri, tutto ciò che ci viene detto da chi ci è già passato non sarà molto d'aiuto, ognuno di noi lo vivrà in maniera diversa.

E' stato utile?

Sicuramente sono contenta di aver seguito il corso, è stato sicuramente utile a livello pratico, ci hanno dato delle informazioni essenziali e anche i papà hanno potuto prendere appunti su cosa fare e non fare.

L'aspetto più importante per quanto mi riguarda è stato quello di rendermi conto che questo viaggio è quasi giunto al termine e che stò realmente per diventare mamma e che le nostre vite saranno stravolte (in positivo), il parto non mi spaventa più, non sarà facile all'inizio, ma se ci sono riuscite tutte, ce la farò anche io.

xoxo Vicky

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